Il pugno duro di Microsoft e Xbox Live
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Il pugno duro di Microsoft e Xbox Live
Chris Lewis, capo di Xbox Europa, ha rilasciato una intervista dove spiega le ferree "regole" di Xbox Live a seguito di alcune lamentele da parte degli sviluppatori. Ad esempio, Microsoft si rifiuta di pubblicare titoli che sono già usciti su altre console, e vorrebbe che tutte le versioni dei giochi abbiano gli stessi contenuti.
Ecco le parole di Lewis: "Siamo un po' prevenuti, quindi siamo intenzionati a proteggere i nostri spazi nel miglior modo possibile e a ottenere delle esclusive. Anche se non posso essere specifico sui termini e condizioni, potete stare certi che cerchiamo in tutti i modi di massimizzare il vantaggio o assicurarci che la situazione sia bilanciata.
Come si può anche immaginare, i nostri partner devono essere consapevoli del rapporto che hanno con noi e con gli altri concorrenti e che le varie situazioni devono essere eque. Ma ci sono situazioni contrattuali in cui otteniamo accordi con diverse persone per fare cose diverse, possibili solo con ciò che noi mettiamo a disposizione con Xbox, e questo ci garanitisce quell'esclusive e quegli elementi unici che non sarebbe disponibili da nessun'altra parte. I giochi per Xbox 360 devono uscire almeno in contemporanea con le altre piattaforme, devono come minimo avere gli stessi contenuti disponibili per le altre piattaforme, in tutte le regioni in cui sono disponibili. Se queste condizioni non sono soddisfatte, Microsoft si riserva il diritto di non distribuire il contenuto su Xbox 360".
Il discorso verte inevitabilmente verso la concorrenza, e quindi Sony con il Playstation Network. La politica del colosso giapponese, infatti è molto più "libera", e non si fa problemi a pubblicare titoli anche in ritardo (esempio Limbo) che molto spesso ricevono trattamenti di favore come contenuti extra.
Ma Lewis difende la posizione di Microsoft: "Onestamente, anche se può suonarvi artificioso, vogliamo solo ciò che i nostri consumatori vogliono da noi, vogliamo essere dove loro ci vogliono. Vogliamo che il livello dell'esperienza che siamo in grado di fornire loro si alzi continuamente. E penso che questo stia accadendo, e vale per tutti. Se vogliamo mantenere dei prezzi onesti, che ci facciano vendere bene, la nostra offerta deve migliorare continuamente."
E qui arriva la polemica di uno sviluppatore anonimo: "Microsoft sostiene che fanno tutto ciò in nome della parità. Possono anche pensare che sia un'idea concorrenziale, ma non lo è. Stanno uccidendo la possibilità di distribuire i giochi in maniera intelligente per il tornaconto della loro piattaforma."
A cui Lewis replica con: "Anche se questo continuo clima competitivo può sembrare seccante, ci tiene di fatto costantemente sulle spine. È una buona cosa per tutti, e rende possibile una sana competizione tra le parti verso livelli qualitativi più alti".
A voi i commenti.
Ecco le parole di Lewis: "Siamo un po' prevenuti, quindi siamo intenzionati a proteggere i nostri spazi nel miglior modo possibile e a ottenere delle esclusive. Anche se non posso essere specifico sui termini e condizioni, potete stare certi che cerchiamo in tutti i modi di massimizzare il vantaggio o assicurarci che la situazione sia bilanciata.
Come si può anche immaginare, i nostri partner devono essere consapevoli del rapporto che hanno con noi e con gli altri concorrenti e che le varie situazioni devono essere eque. Ma ci sono situazioni contrattuali in cui otteniamo accordi con diverse persone per fare cose diverse, possibili solo con ciò che noi mettiamo a disposizione con Xbox, e questo ci garanitisce quell'esclusive e quegli elementi unici che non sarebbe disponibili da nessun'altra parte. I giochi per Xbox 360 devono uscire almeno in contemporanea con le altre piattaforme, devono come minimo avere gli stessi contenuti disponibili per le altre piattaforme, in tutte le regioni in cui sono disponibili. Se queste condizioni non sono soddisfatte, Microsoft si riserva il diritto di non distribuire il contenuto su Xbox 360".
Il discorso verte inevitabilmente verso la concorrenza, e quindi Sony con il Playstation Network. La politica del colosso giapponese, infatti è molto più "libera", e non si fa problemi a pubblicare titoli anche in ritardo (esempio Limbo) che molto spesso ricevono trattamenti di favore come contenuti extra.
Ma Lewis difende la posizione di Microsoft: "Onestamente, anche se può suonarvi artificioso, vogliamo solo ciò che i nostri consumatori vogliono da noi, vogliamo essere dove loro ci vogliono. Vogliamo che il livello dell'esperienza che siamo in grado di fornire loro si alzi continuamente. E penso che questo stia accadendo, e vale per tutti. Se vogliamo mantenere dei prezzi onesti, che ci facciano vendere bene, la nostra offerta deve migliorare continuamente."
E qui arriva la polemica di uno sviluppatore anonimo: "Microsoft sostiene che fanno tutto ciò in nome della parità. Possono anche pensare che sia un'idea concorrenziale, ma non lo è. Stanno uccidendo la possibilità di distribuire i giochi in maniera intelligente per il tornaconto della loro piattaforma."
A cui Lewis replica con: "Anche se questo continuo clima competitivo può sembrare seccante, ci tiene di fatto costantemente sulle spine. È una buona cosa per tutti, e rende possibile una sana competizione tra le parti verso livelli qualitativi più alti".
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Il pugno duro di Microsoft e Xbox Live :: Commenti
Se continuano vuol dire che sono contenti così immagino...buon per loro a sto punto.
Bè ma in effetti non costringono nessuno, secondo me sono molto più coglioni gli sviluppatori che chinano il capo in questo modo (per quanto si possa essere coglioni con dei soldi di mezzo, non li sto giudicando sia chiaro, anzi sarebbero più coglioni se non lo facessero imho )
Più che altro starei attenta a non tirare troppo la corda fossi in MS, si sa mai.
Più che altro starei attenta a non tirare troppo la corda fossi in MS, si sa mai.
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