Pesanti accuse verso COD e Battlefield
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Pesanti accuse verso COD e Battlefield
Dall'Università di Suffolk, nell'Inghilterra Orientale, arrivano nuovi, assurdi, attacchi all'industria videoludica.
La prof.ssa Nina Huntemann ha denunciato i publisher Activision ed Electronic Arts di aver speso milioni di dollari nella produzione degli FPS, nell'esplicito tentativo di lucrare sull'ansia e il terrore nati durante gli attacchi terroristici dell'11/9/2001 e desensibilizzare così le persone sull'atrocità della guerra, rendendola un gioco.
Indipendentemente dalla fondatezza di simili accuse, ci chiediamo perchè lo stesso discorso non si possa fare per libri e film di genere bellico e, invece, si debba sempre e solo prendere di mira il media videoludico.
La prof.ssa Nina Huntemann ha denunciato i publisher Activision ed Electronic Arts di aver speso milioni di dollari nella produzione degli FPS, nell'esplicito tentativo di lucrare sull'ansia e il terrore nati durante gli attacchi terroristici dell'11/9/2001 e desensibilizzare così le persone sull'atrocità della guerra, rendendola un gioco.
Indipendentemente dalla fondatezza di simili accuse, ci chiediamo perchè lo stesso discorso non si possa fare per libri e film di genere bellico e, invece, si debba sempre e solo prendere di mira il media videoludico.
Mika- Admin
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Pesanti accuse verso COD e Battlefield :: Commenti
Che le vendite, IN GENERALE, si siano basate sul serio sul terrore e sull'onda di "odio-normalità di convivenza" verso Paesi come quelli arabi e verso vecchi nemici come la Russia è veritiera, l'avevo avvertita anche io questa "sensazione".
Attaccare i videogiochi e non libri e roba varia? A mia opinione perchè sono gli oggetti venduti al pubblico che hanno decisamente più mercato (un libro non potrà mai vendere quando CoD).
Diciamo...il classico "sparare sulla croce rossa".
Attaccare i videogiochi e non libri e roba varia? A mia opinione perchè sono gli oggetti venduti al pubblico che hanno decisamente più mercato (un libro non potrà mai vendere quando CoD).
Diciamo...il classico "sparare sulla croce rossa".
Vaflea ha scritto:Che le vendite, IN GENERALE, si siano basate sul serio sul terrore e sull'onda di "odio-normalità di convivenza" verso Paesi come quelli arabi e verso vecchi nemici come la Russia è veritiera, l'avevo avvertita anche io questa "sensazione".
Attaccare i videogiochi e non libri e roba varia? A mia opinione perchè sono gli oggetti venduti al pubblico che hanno decisamente più mercato (un libro non potrà mai vendere quando CoD).
Diciamo...il classico "sparare sulla croce rossa".
Va gli FPS vendono, indipendentemente da chi siano i nemici. Vedere Halo e Killzone. Quindi non c'entrano minimamente i discorsi politici vecchi/nuovi, alla gente piace lo spara-spara bum-bum.
Questo non siginifica che chi ci gioca non riesca a leggere la differenza tra realtà e finzione, che sia un maniaco omicida, che sia favorevole alla guerra e tutte le minchiate varie che certi professoroni vorrebbero far credere.
Non intendevo dire che i nemici dettano le vendite
Quello che dicevo era solamente uno sfruttamento dell'onda delle opportunità. Terrorismo quindi arabi, acerrimi nemici quindi la Russia. Negli USA a quanto ammonta le vendite degli ultimi MW (questa è una mia curiosità eh)?
Quello che dicevo era solamente uno sfruttamento dell'onda delle opportunità. Terrorismo quindi arabi, acerrimi nemici quindi la Russia. Negli USA a quanto ammonta le vendite degli ultimi MW (questa è una mia curiosità eh)?
Se un gioco si basa sulla storia contemporanea è normale che ci trovi le guerre dell'ultimo secolo, non è sfruttamento di nulla.
Comunque COD è stata la saga più venduta in USA come in Russia, per dire, non andare a cercare chissà quale motivazione nascosta
Comunque COD è stata la saga più venduta in USA come in Russia, per dire, non andare a cercare chissà quale motivazione nascosta
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