Attentato col DSi
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Attentato col DSi
Il 6 febbraio, un messaggio anonimo è apparso su una bullettin board (area messaggi a led) giapponese, predicendo un attacco attentato casuale. La polizia si è subito messo al lavoro, ricordandosi il Massacro di Akihabara dove nel 2008, sempre a seguito di un messaggio anonimo, un killer alla guida di un furgoncino entrò nell'area pedonale del quartiere di Akihabara uccidendo 7 persone. Dopo questa vicenda era stato imposto un blocco ai veicoli nei finesettimana rimosso qualche mese fa. Tornando al presente, il messaggio anonimo era il seguente: "L'11 febbraio, alle 9PM, ci sarà un attacco casuale alla fermata principale degli autobus, che fa da ingresso alla Shinjuku Station (Shinjuku Station's highway bus entrance). E' meglio se non sarete li se non volete morire. L'attacco sarà effettuato da tre individui, uno con una macchina, e due con un coltello".
80 agenti di polizia sono stati mandati, e nella zona si è radunata una folla di 500 curiosi. Intanto la polizia aveva iniziato le ricerche dell'indirizzo IP che ha inviato il messaggio, scoprendo che non si trattava di un comune indirizzo IP per PC, ma di un indirizzo IP specifico di un gioco portatile per Nintendo DSì.
Alle 4 PM dell' 11 Febbraio, 5 ore prima dell'attacco, la polizia ha rintracciato l'indirizzo IP, che li ha portati in un negozio di elettronica a Kawasaki City dove un quindicenne di Yokohama, studente delle superiori, è stato trovato a giocare con quel DSì. Il quindicenne è stato arrestato, e ha raccontato ai poliziotti: "Ho agito da solo, volevo solo vedere quanto caos poteva causare il messaggio". Un biglietto per un autobus notturno diretto a Osaka è stato trovato in suo possesso, quindi probabilmente aveva pianificato di fuggire nel giappone occidentale.
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Fonte: Kotaku
80 agenti di polizia sono stati mandati, e nella zona si è radunata una folla di 500 curiosi. Intanto la polizia aveva iniziato le ricerche dell'indirizzo IP che ha inviato il messaggio, scoprendo che non si trattava di un comune indirizzo IP per PC, ma di un indirizzo IP specifico di un gioco portatile per Nintendo DSì.
Alle 4 PM dell' 11 Febbraio, 5 ore prima dell'attacco, la polizia ha rintracciato l'indirizzo IP, che li ha portati in un negozio di elettronica a Kawasaki City dove un quindicenne di Yokohama, studente delle superiori, è stato trovato a giocare con quel DSì. Il quindicenne è stato arrestato, e ha raccontato ai poliziotti: "Ho agito da solo, volevo solo vedere quanto caos poteva causare il messaggio". Un biglietto per un autobus notturno diretto a Osaka è stato trovato in suo possesso, quindi probabilmente aveva pianificato di fuggire nel giappone occidentale.
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