15 Ottobre, rivolta del mondo
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Mika
Ookami
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Re: 15 Ottobre, rivolta del mondo
15.50 - ROMA - Un ferito in via Cavour
Stava tentando di fermare un lancio di bottiglie contro i vigili del fuoco intenti a domare il rogo di un Suv, dato alle fiamme da alcuni teppisti, quando e' stato aggredito. Cosi' un uomo di circa 60 anni e' rimasto lievemente ferito al volto. Il fatto e' avvenuto a via Cavour, gia' teatro di atti di teppismo nel corso del corteo degli Indignati.
15.58 - ROMA - Prima del corteo arrestati 4 anarco insurrezionalisti
Poco fa invece presa di mira con una bomba carta una sede dell'agenzia Manpower. I black bloc sono in azione vicino al colosseo. La polizia rimane schierata in assetto anti sommossa.
16.14 - ROMA - Danneggiato il ministero della difesa
Alcuni uffici del ministero della Difesa a via Labicana sono stati devastati dal gruppo in nero nel corso della manifestazione degli Indignati a Roma. I teppisti hanno forzato un portone e dentro gli uffici hanno gettato bombe carta e fumogeni. Poi hanno incendiato due auto parcheggiate in strada.
16.15 - ROMA - Draghi: "E' un gran peccato"
"E' un gran peccato". Cosi' il governatore di Bankitalia, Mario Draghi ha commentato gli incidenti e gli scontri in corso a Roma durante la protesta degli indignati. Draghi ha rilasciato questa breve battuta ai giornalisti al termine della riunione dei ministri delle Finanze e dei governatori delle banche centrali del G20 a Parigi. Questa mattina, lo stesso numero uno di via Nazionale e prossimo presidente della Bce, aveva detto di comprendere le ragioni dei giovani. "Se la prendono con la finanza come capro espiatorio e li capisco", aveva dichiarato Draghi esprimendo pero' l'auspicio che "la protesta non degenerasse".
Stava tentando di fermare un lancio di bottiglie contro i vigili del fuoco intenti a domare il rogo di un Suv, dato alle fiamme da alcuni teppisti, quando e' stato aggredito. Cosi' un uomo di circa 60 anni e' rimasto lievemente ferito al volto. Il fatto e' avvenuto a via Cavour, gia' teatro di atti di teppismo nel corso del corteo degli Indignati.
15.58 - ROMA - Prima del corteo arrestati 4 anarco insurrezionalisti
Poco fa invece presa di mira con una bomba carta una sede dell'agenzia Manpower. I black bloc sono in azione vicino al colosseo. La polizia rimane schierata in assetto anti sommossa.
16.14 - ROMA - Danneggiato il ministero della difesa
Alcuni uffici del ministero della Difesa a via Labicana sono stati devastati dal gruppo in nero nel corso della manifestazione degli Indignati a Roma. I teppisti hanno forzato un portone e dentro gli uffici hanno gettato bombe carta e fumogeni. Poi hanno incendiato due auto parcheggiate in strada.
16.15 - ROMA - Draghi: "E' un gran peccato"
"E' un gran peccato". Cosi' il governatore di Bankitalia, Mario Draghi ha commentato gli incidenti e gli scontri in corso a Roma durante la protesta degli indignati. Draghi ha rilasciato questa breve battuta ai giornalisti al termine della riunione dei ministri delle Finanze e dei governatori delle banche centrali del G20 a Parigi. Questa mattina, lo stesso numero uno di via Nazionale e prossimo presidente della Bce, aveva detto di comprendere le ragioni dei giovani. "Se la prendono con la finanza come capro espiatorio e li capisco", aveva dichiarato Draghi esprimendo pero' l'auspicio che "la protesta non degenerasse".
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Re: 15 Ottobre, rivolta del mondo
Adesso iniziano i casini.
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Re: 15 Ottobre, rivolta del mondo
16.22 - BRUXELLES - Manifestazione pacifica
Procede senza disordini la mianifestazione a Bruxelles. I manifestati marceranno verso i simboli dell'Unione Europea: Commissione, Parlamento e Consiglio. tra gli slogan scanditi: "Il denaro uccide"
Procede senza disordini la mianifestazione a Bruxelles. I manifestati marceranno verso i simboli dell'Unione Europea: Commissione, Parlamento e Consiglio. tra gli slogan scanditi: "Il denaro uccide"
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Re: 15 Ottobre, rivolta del mondo
Ecco, LORO sono pacifici.
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Re: 15 Ottobre, rivolta del mondo
16.30 - ROMA- Cariche della polizia, i violenti respinti con idranti e fumogeni
Le cariche degli agenti sono violentissime e c'e' un nutrito lancio di fumogeni contro i teppisti nel corso del corteo degli Indignati a Roma. Tanti i blindati che stanno arrivando sul posto. Per disperdere i manifestanti gli agenti usano idranti. I poliziotti erano nei vicoli e nelle strade limitrofe e sono arrivati all'improvviso caricando i teppisti. Gli agenti con gli idranti stanno 'inseguendo' i violenti fino a Piazza San Giovanni. UN mezzo delle forze dell'ordine e' finito contro un chiosco. Il gruppo di violenti e' tornato indietro verso la barricata di viale Emanuele Filiberto.
Le cariche degli agenti sono violentissime e c'e' un nutrito lancio di fumogeni contro i teppisti nel corso del corteo degli Indignati a Roma. Tanti i blindati che stanno arrivando sul posto. Per disperdere i manifestanti gli agenti usano idranti. I poliziotti erano nei vicoli e nelle strade limitrofe e sono arrivati all'improvviso caricando i teppisti. Gli agenti con gli idranti stanno 'inseguendo' i violenti fino a Piazza San Giovanni. UN mezzo delle forze dell'ordine e' finito contro un chiosco. Il gruppo di violenti e' tornato indietro verso la barricata di viale Emanuele Filiberto.
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Re: 15 Ottobre, rivolta del mondo
Quando la polizia usa gli idranti e i fumogeni contro i delinquenti gli altri manifestanti applaudono.
La prima volta nella storia che accade una cosa simile
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Re: 15 Ottobre, rivolta del mondo
16.45 - BOLZANO - Manifestazione nel cuore della città
Circa 400 persone, soprattutto giovani, hanno raccolto a Bolzano l'invito alla mobilitazione globale degli ''indignados'' spagnoli per protestare ''contro il capitalismo sfrenato''. Si sono riuniti sui Prati del Talvera, nel cuore della citta', esponendo cartelli con gli slogan della protesta: ''Le persone prima del profitto'', ''Vera democrazia ora!''
Circa 400 persone, soprattutto giovani, hanno raccolto a Bolzano l'invito alla mobilitazione globale degli ''indignados'' spagnoli per protestare ''contro il capitalismo sfrenato''. Si sono riuniti sui Prati del Talvera, nel cuore della citta', esponendo cartelli con gli slogan della protesta: ''Le persone prima del profitto'', ''Vera democrazia ora!''
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Re: 15 Ottobre, rivolta del mondo
troppa poca polizia, le stanno prendendo di santa ragione
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Re: 15 Ottobre, rivolta del mondo
Questa è gente pagata da quelli contro cui stiamo protestando, ci metto la mano sul fuoco. Infiltrati.
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Re: 15 Ottobre, rivolta del mondo
Non per contraddirti (anzi) ma a pro di che un qualcosa del genere ?Mika ha scritto:Questa è gente pagata da quelli contro cui stiamo protestando, ci metto la mano sul fuoco. Infiltrati.
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Re: 15 Ottobre, rivolta del mondo
Quando una manifestazione è scomoda (soprattutto quando è così voluminosa), quando tra i manifestanti si sollevano gruppi violenti la maggior parte delle volte si tratta di infiltrati.
A volte sono infiltrati della polizia (ma mi pare chiaro che non sia questo il caso)
A volte sono infiltrati della criminalità organizzata, come quelli che hanno fatto casino durante le proteste pacifiche a Napoli per la questione della monnezza (e neanche questo e il caso)
A volte sono mandati da forze politiche (e qui direi che possiamo iniziare a porci qualche domanda).
Poi ovviamente ci sono pure tanti casi (molti) in cui non siano infiltrati ma manifestanti reali che, o perchè provocati dalla polizia (sempre su ordine di qualcuno ovviamente) o perchè semplicemente coglioni...rovinano la manifestazione.
A volte sono infiltrati della polizia (ma mi pare chiaro che non sia questo il caso)
A volte sono infiltrati della criminalità organizzata, come quelli che hanno fatto casino durante le proteste pacifiche a Napoli per la questione della monnezza (e neanche questo e il caso)
A volte sono mandati da forze politiche (e qui direi che possiamo iniziare a porci qualche domanda).
Poi ovviamente ci sono pure tanti casi (molti) in cui non siano infiltrati ma manifestanti reali che, o perchè provocati dalla polizia (sempre su ordine di qualcuno ovviamente) o perchè semplicemente coglioni...rovinano la manifestazione.
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Re: 15 Ottobre, rivolta del mondo
Ma perchè dei politici dovrebbero assoldare dei manifestanti ? cioè non ti seguo ._.
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Re: 15 Ottobre, rivolta del mondo
INFILTRATI. Da che mondo e mondo è così che si rovinano le manifestazioni pacifiche, con gli infiltrati.
Ovviamente mandati da chi trova scomoda la protesta.
Poi può essere anche che sono semplicemente degli anarchici teste di ca**o o degli estreministi ancora più del ca**o eh. Dico solo di guardare anche all'altra possibilità.
Ovviamente mandati da chi trova scomoda la protesta.
Poi può essere anche che sono semplicemente degli anarchici teste di ca**o o degli estreministi ancora più del ca**o eh. Dico solo di guardare anche all'altra possibilità.
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Re: 15 Ottobre, rivolta del mondo
Ah ora ho capito LOL
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Re: 15 Ottobre, rivolta del mondo
semplice perchè se la protesta inizia a farsi violenta i manifestanti passano dalla parte del torto e i media manipoleranno la cosa per far risaltare la violenza dando poco spazio al fatto che erano un gruppo minore e sconosciuto ai manifestanti pacifici, così facendo l'opinione pubblica non darà mai ragione alla manifestazione e l'attenzione sarà spostata dai reali motivi che c'erano dietro a questa manifestazione, cosa che fa molto comodo ai politici
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Re: 15 Ottobre, rivolta del mondo
A parer mio la manifestazione non avrebbe intaccato nessuno anche se fosse stata pacifica........ dato che viviamo in un paese di merda.Tenrou ha scritto:semplice perchè se la protesta inizia a farsi violenta i manifestanti passano dalla parte del torto e i media manipoleranno la cosa per far risaltare la violenza dando poco spazio al fatto che erano un gruppo minore e sconosciuto ai manifestanti pacifici, così facendo l'opinione pubblica non darà mai ragione alla manifestazione e l'attenzione sarà spostata dai reali motivi che c'erano dietro a questa manifestazione, cosa che fa molto comodo ai politici
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Re: 15 Ottobre, rivolta del mondo
Allora vai e metti una bomba sotto il culo di Berlusconi, non vai a saccheggiare negozi e far esplodere auto.
Mika- Admin
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Re: 15 Ottobre, rivolta del mondo
esatto a cosa serve far danni alla povera gente che già sta subendo dai politici se proprio devono far violenza allora che assaltino il parlamento e brucino le auto dei parlamentari
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Re: 15 Ottobre, rivolta del mondo
09:19 - Settanta feriti e 12 arrestati. E' il bilancio della guerriglia urbana andata in scena a Roma durante il corteo degli indignati. La città è stata messa a ferro e fuoco da 500 black bloc infiltratisi nella manifestazione: sampietrini contro le forze dell'ordine, un blindato dato alle fiamme e devastazione nel centro della Capitale, ostaggio dei teppisti.
Sei ore di ordinaria follia, guerra e inferno. La violenza scuote il corteo degli indignati a Roma e la città diventa un vero e proprio campo di battaglia. Un migliaio di manifestanti si sono infiltrati nel corteo degli indignati, arrivati da tutta Italia per manifestare contro gli effetti della crisi economica. Da via Cavour a piazza San Giovanni, in poche ore, la città è diventata un campo di battaglia con devastazione e feriti tra i manifestanti e gli uomini delle forze dell'ordine che hanno faticato molto per contenere l'onda d'urto dei violenti. Piazza San Giovanni, dove doveva finire il corteo, è diventata per tre ore teatro di guerra. La situazione sembrava sfuggire di mano quando gli idranti, usati per la prima volta in una manifestazione, sono stati puntati su giovani inermi. Camionette, come impazzite e braccate da una folla quasi inferocita, giravano a vuoto nella piazza creando panico tra la gente che si è asserragliata nel sagrato della Basilica.
La prima carica delle forze dell'ordine è stata respinta da circa 2mila, i più bellicosi: armati di sampietrini, bombe carta, bastoni, bulloni lanciati contro i poliziotti. La tensione ha raggiunto il punto più alto quando un gruppo armato di bastoni ha assaltato un cellulare dei carabinieri dandolo poi alle fiamme. Le forze dell'ordine sono state costrette a ripiegare verso via Emanuele Filiberto. Si sono contati numerosi contusi tra gli agenti e altrettanti mezzi semidistrutti dalle sassaiole.
E' stato un giorno di guerriglia annunciato. Sin dalle prime ore del pomeriggio si è capito che la protesta sarebbe degenerata.
Soprattutto quando sono apparsi i primi gruppi di giovani con caschi, il volto coperto da passamontagna e vestiti di nero, che hanno cominciato a guadagnare posizioni nel lungo serpentone umano partito da piazza Esedra poco prima delle 14. Probabilmente, l'obiettivo premeditato dei gruppi più violenti, difficilmente identificabili per provenienza, ma probabilmente tutti italiani, era quello di guadagnare la testa del corteo, scavalcarlo, e puntare dritto a San Giovanni. Così è stato.
A metà della manifestazione, infatti, con i primi scontri avvenuti in via Labicana con auto e cassonetti incendiati lungo il percorso, il corteo si è praticamente 'spento'. I manifestanti pacifici, che erano la stragrande maggioranza, hanno abbassato le bandiere e hanno deviato per raggiungere il Circo Massimo. In piazza San Giovanni, invece, è iniziato il caos, con i più violenti che creavano barricate e appiccavano roghi in tutte le strade laterali, in via Labicana e in via Merulana, fino alla piazza.
Mentre i manifestanti pacifici giunti in piazza San Giovanni e là rimasti intrappolati non hanno potuto fare altro che addossarsi sulla scalinata della basilica e tenere le mani alzate per distinguersi dai violenti.
Sei ore di ordinaria follia, guerra e inferno. La violenza scuote il corteo degli indignati a Roma e la città diventa un vero e proprio campo di battaglia. Un migliaio di manifestanti si sono infiltrati nel corteo degli indignati, arrivati da tutta Italia per manifestare contro gli effetti della crisi economica. Da via Cavour a piazza San Giovanni, in poche ore, la città è diventata un campo di battaglia con devastazione e feriti tra i manifestanti e gli uomini delle forze dell'ordine che hanno faticato molto per contenere l'onda d'urto dei violenti. Piazza San Giovanni, dove doveva finire il corteo, è diventata per tre ore teatro di guerra. La situazione sembrava sfuggire di mano quando gli idranti, usati per la prima volta in una manifestazione, sono stati puntati su giovani inermi. Camionette, come impazzite e braccate da una folla quasi inferocita, giravano a vuoto nella piazza creando panico tra la gente che si è asserragliata nel sagrato della Basilica.
La prima carica delle forze dell'ordine è stata respinta da circa 2mila, i più bellicosi: armati di sampietrini, bombe carta, bastoni, bulloni lanciati contro i poliziotti. La tensione ha raggiunto il punto più alto quando un gruppo armato di bastoni ha assaltato un cellulare dei carabinieri dandolo poi alle fiamme. Le forze dell'ordine sono state costrette a ripiegare verso via Emanuele Filiberto. Si sono contati numerosi contusi tra gli agenti e altrettanti mezzi semidistrutti dalle sassaiole.
E' stato un giorno di guerriglia annunciato. Sin dalle prime ore del pomeriggio si è capito che la protesta sarebbe degenerata.
Soprattutto quando sono apparsi i primi gruppi di giovani con caschi, il volto coperto da passamontagna e vestiti di nero, che hanno cominciato a guadagnare posizioni nel lungo serpentone umano partito da piazza Esedra poco prima delle 14. Probabilmente, l'obiettivo premeditato dei gruppi più violenti, difficilmente identificabili per provenienza, ma probabilmente tutti italiani, era quello di guadagnare la testa del corteo, scavalcarlo, e puntare dritto a San Giovanni. Così è stato.
A metà della manifestazione, infatti, con i primi scontri avvenuti in via Labicana con auto e cassonetti incendiati lungo il percorso, il corteo si è praticamente 'spento'. I manifestanti pacifici, che erano la stragrande maggioranza, hanno abbassato le bandiere e hanno deviato per raggiungere il Circo Massimo. In piazza San Giovanni, invece, è iniziato il caos, con i più violenti che creavano barricate e appiccavano roghi in tutte le strade laterali, in via Labicana e in via Merulana, fino alla piazza.
Mentre i manifestanti pacifici giunti in piazza San Giovanni e là rimasti intrappolati non hanno potuto fare altro che addossarsi sulla scalinata della basilica e tenere le mani alzate per distinguersi dai violenti.
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Re: 15 Ottobre, rivolta del mondo
Ma per il 20 questo tumulto sarà finito? Io devo andare a Roma in questo periodo
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Re: 15 Ottobre, rivolta del mondo
«Secondo una prima stima, molto approssimativa, e che dovrà essere definita con attenzione nei prossimi giorni, crediamo che la città abbia subito almeno un milione di euro di danni, sia per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, sia gli interventi per ripulire la città che per i danni materiali al selciato. Sono stati trovati 20 metri cubi di sampietrini divelti e staccati per farne proiettili». Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, facendo una prima stima dei danni provocati dalla guerriglia di ieri.
«Una delle azioni di prevenzione per il futuro sarà quella di visionare tutti i video» ripresi dalle telecamere di sorveglianza, soprattutto all'interno delle stazioni delle metropolitane e «denunciare una per una» le persone che hanno compiuto atti vandalici. «Non bisogna rimetterli in libertà come è successo il 14 dicembre». Così il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, parlando dalla stazione di controllo della stazione Termini dopo aver visionato il video della telecamera di sorveglianza che ha ripreso alcuni black block mentre facevano irruzione ieri nella stazione Anagnina della metropolitana. «Roma - ha aggiunto - si costituirà ancora parte civile per questi danneggiamenti, non solo per i danni materiali, ma anche per quelli morali». «Dobbiamo liberarci - ha proseguito - dei violenti nelle manifestazioni».
Roma si è risvegliata nel silenzio soffuso della domenica mattina dopo le ore di follia vissute ieri per la guerriglia scatenata dai black bloc durante il corteo degli Indignati. Il ritorno alla normalità per ora è nella fine della violenza, ma le ferite inferte alla città restano. Le strade intorno a piazza San Giovanni mostrano i segni della battaglia ingaggiata da centinaia, forse migliaia di teppisti con le forze dell'ordine. I mezzi della nettezza urbana stanno completando il lavoro di ripulitura iniziato ieri sera al termine degli scontri. Ma restano le auto e i cassonetti bruciati, i tratti di selciato divelti per fare dei sampietrini proiettili, le facciate delle banche, dei negozi e degli alberghi assaltati annerite dal fumo degli incendi. Il conto dei danni è ancora tutto da fare, mentre quello dei feriti è rimasto fermo a circa una settantina, di cui tre gravi, tra black block, manifestanti e forze di polizia. Venti le persone fermate, 12 quelle arrestate: queste ultime cifre sono destinate a salire nelle prossime ore e nei prossimi giorni, quando altri responsabili delle violenze saranno identificati grazie ai filmati delle telecamere e alle testimonianze. La maggior parte dei teppisti hanno fatto ritorno alle città di provenienza e si cercherà di individuarli grazie alla collaborazione con le autorità locali.
Rabbia e sconcerto. Roma è così il giorno dopo gli scontri tra le forze dell'ordine e i manifestanti durante il corteo degli indignati. Dopo la paura per le devastazioni dei violenti nelle vie del centro, la capitale è ritornata alla normalità, ma le ferite inferte sono ancora visibili: automobili carbonizzate, piante e sanpietrini sdradicati, vetrine dei negozi frantumate, resti di petardi e bombe carta. A piazza San Giovanni, teatro principale delle cariche della polizia e degli assalti dei black block ai blindati, poca la gente stamattina per strada. Mauro, 36 anni, dipendente di un'agenzia di viaggi, racconta così la tensione di ieri: «Eravamo in piazza e aspettavamo l'arrivo del corteo. A un certo punto da un camion sono scesi una ventina di ragazzi vestiti di nero e tutti coperti».
«Poi - ha aggiunto - non si è capito più nulla. Alcuni poliziotti sono intervenuti per bloccarli, ma in aria è volato di tutto: spranghe, pietre, estintori». Arianna, studentessa 23enne, è furiosa con i violenti che hanno «tradito lo spirito della manifestazione». Nel quartiere le serrande dei negozi sono rimaste abbassate per il consueto riposo domenicale. Solo qualcuno ha aperto per iniziare a conteggiare l'entità dei danni. Al Mc Donald's di via Appia nuova, nessuno stop: panini e patatine fritte dalle 10, anche se i vetri sulle porte non ci sono più.
È tornata regolare nelle prime ore del mattino la viabilità su via Appia nuova a Roma. Ieri il tratto tra piazzale Appio e piazza Re di Roma era rimasto chiuso al traffico dopo gli scontri tra le forze dell'ordine e i manifestanti durante il corteo degli indignati. Alcuni violenti avevano ribaltato nove cassonetti della spazzatura sull'asfalto per creare tre barricate a distanza di una cinquantina di metri l'una dall'altra.
«Una delle azioni di prevenzione per il futuro sarà quella di visionare tutti i video» ripresi dalle telecamere di sorveglianza, soprattutto all'interno delle stazioni delle metropolitane e «denunciare una per una» le persone che hanno compiuto atti vandalici. «Non bisogna rimetterli in libertà come è successo il 14 dicembre». Così il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, parlando dalla stazione di controllo della stazione Termini dopo aver visionato il video della telecamera di sorveglianza che ha ripreso alcuni black block mentre facevano irruzione ieri nella stazione Anagnina della metropolitana. «Roma - ha aggiunto - si costituirà ancora parte civile per questi danneggiamenti, non solo per i danni materiali, ma anche per quelli morali». «Dobbiamo liberarci - ha proseguito - dei violenti nelle manifestazioni».
Roma si è risvegliata nel silenzio soffuso della domenica mattina dopo le ore di follia vissute ieri per la guerriglia scatenata dai black bloc durante il corteo degli Indignati. Il ritorno alla normalità per ora è nella fine della violenza, ma le ferite inferte alla città restano. Le strade intorno a piazza San Giovanni mostrano i segni della battaglia ingaggiata da centinaia, forse migliaia di teppisti con le forze dell'ordine. I mezzi della nettezza urbana stanno completando il lavoro di ripulitura iniziato ieri sera al termine degli scontri. Ma restano le auto e i cassonetti bruciati, i tratti di selciato divelti per fare dei sampietrini proiettili, le facciate delle banche, dei negozi e degli alberghi assaltati annerite dal fumo degli incendi. Il conto dei danni è ancora tutto da fare, mentre quello dei feriti è rimasto fermo a circa una settantina, di cui tre gravi, tra black block, manifestanti e forze di polizia. Venti le persone fermate, 12 quelle arrestate: queste ultime cifre sono destinate a salire nelle prossime ore e nei prossimi giorni, quando altri responsabili delle violenze saranno identificati grazie ai filmati delle telecamere e alle testimonianze. La maggior parte dei teppisti hanno fatto ritorno alle città di provenienza e si cercherà di individuarli grazie alla collaborazione con le autorità locali.
Rabbia e sconcerto. Roma è così il giorno dopo gli scontri tra le forze dell'ordine e i manifestanti durante il corteo degli indignati. Dopo la paura per le devastazioni dei violenti nelle vie del centro, la capitale è ritornata alla normalità, ma le ferite inferte sono ancora visibili: automobili carbonizzate, piante e sanpietrini sdradicati, vetrine dei negozi frantumate, resti di petardi e bombe carta. A piazza San Giovanni, teatro principale delle cariche della polizia e degli assalti dei black block ai blindati, poca la gente stamattina per strada. Mauro, 36 anni, dipendente di un'agenzia di viaggi, racconta così la tensione di ieri: «Eravamo in piazza e aspettavamo l'arrivo del corteo. A un certo punto da un camion sono scesi una ventina di ragazzi vestiti di nero e tutti coperti».
«Poi - ha aggiunto - non si è capito più nulla. Alcuni poliziotti sono intervenuti per bloccarli, ma in aria è volato di tutto: spranghe, pietre, estintori». Arianna, studentessa 23enne, è furiosa con i violenti che hanno «tradito lo spirito della manifestazione». Nel quartiere le serrande dei negozi sono rimaste abbassate per il consueto riposo domenicale. Solo qualcuno ha aperto per iniziare a conteggiare l'entità dei danni. Al Mc Donald's di via Appia nuova, nessuno stop: panini e patatine fritte dalle 10, anche se i vetri sulle porte non ci sono più.
È tornata regolare nelle prime ore del mattino la viabilità su via Appia nuova a Roma. Ieri il tratto tra piazzale Appio e piazza Re di Roma era rimasto chiuso al traffico dopo gli scontri tra le forze dell'ordine e i manifestanti durante il corteo degli indignati. Alcuni violenti avevano ribaltato nove cassonetti della spazzatura sull'asfalto per creare tre barricate a distanza di una cinquantina di metri l'una dall'altra.
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