[RECENSIONE] Catherine

Recensione a cura di: Riccardo "Ookami" Dilda

INTRO
Nessuno ci avrebbe scommesso, eppure il titolo Atlus che andremo a recensire (e vi anticipiamo un pezzo di recensione) è "Una ventata d'aria fresca in un panorama invaso da titoli commerciali". Stiamo parlando di Catherine, il puzzle/horror game disponibile su Playstation 3 e Xbox 360. Fin dai primi materiali resi disponibili in rete, il gioco questione prometteva decisamente bene, con alone di mistero palpabile.



TRAMA
Il titolo del gioco richiama il nome di Catherine, una bella biondina capace di far girare la testa a molti ragazzi, Vincent compreso, il nostro protagonista, un trentenne qualunque che vive una vita normale tra casa, lavoro, bar con gli amici e fidanzata (Katherine, che già progetta un matrimonio). Dopo una notte d'amore con Catherine, Vincent inizia a fare strani incubi, e nel frattempo in città molti ragazzi sui vent'anni muoiono nel sonno in circostanze misteriose, come disidratati. Una trama coi controfiocchi capace di mantenere incollato il videogiocatore sullo schermo.

GAMEPLAY
La vera innovazione del titolo è il gameplay, come già accennato decisamente diverso dalla stragrande maggioranza della produzioni odierne. Possiamo essenzialmente dividerlo in 2 fasi. La prima, diurna, dove vivremo una esperienza social allo Stray Sheep Bar, il luogo di ritrovo di Vincent e compagnia. Qui saremo in grado di interagire in chiaccherate con gli amici, di ricevere e spedire sms, e di giocare a un videogame arcade che ben presto vi diventerà familiare. Dopo la notte passata con Catherine, inizierà il vero e proprio gioco, la fase notturna, ovvero gli incubi di Vincent: essi non sono altro che una serie di intricati livelli puzzle, formati da una montagna di blocchi da spostare e scalare per raggiungere la cima. L'elevata complessità del titolo ha costretto gli sviluppatori ad aggiornarlo con modalità più accessibili, ma si tratterà in ogni caso di una corsa contro il tempo e contro entità malvagie che cercheranno di uccidere il nostro protagonista. Infine segnaliamo la presenza di alcuni sondaggi capaci di inserirsi magistralmente tra le 2 fasi. Ma ovviamente la perfezione non esiste, e nel caso di Catherine dobbiamo purtroppo segnalare 2 grossi problemi: il primo rappresenta i comandi nelle fasi puzzle, troppo reattivi. Vi capiterà spesso nella fretta di sbagliare qualcosa non intenzionalmente, e non potrete che finire in game over. Il secondo invece è nella fase social, essenzialmente buona ma decisamente scialba, con pochi contenuti. In generale però il titolo si fa godere, un piacevole diversivo a tutti gli FPS TPS & co. che infiliamo ogni giorno nelle nostre console.



GRAFICA e TECNICA
Graficamente Catherine riuscirà ad acchiappare tutti gli otaku fanatici di Anime e Manga. Stupende scene Anime (registrate direttamente dal rinomato Studio 4°C) infatti si alterneranno ad un altrettanto ottimo uso del Cel-Shading. Tecnicamente non possiamo non segnalare il problema precedente nel gameplay, ovvero gli occasionali incidenti provocati dalla imprecisione dei controlli durante le scalate.

COLONNA SONORA e AUDIO
Molti puristi delle produzioni Giapponesi storceranno il naso alla notizia: niente Audio originale giapponese nella nostra versione.. ma dobbiamo ammetterlo, la versione americana è di altissimo livello qualitativo, in grado di competere ampiamente con gli ottimi doppiatori Nipponici.

IN DEFINITIVA
In una gen videoludica commerciale come quella attuale, spazio per titoli come Catherine sembrava non essercene più. Invece, contro tutte le leggi di mercato, Atlus, con il Team di Persona, tenta un riuscitissimo esperimento chiamato Catherine, una ventata d'aria fresca e un ritorno in grande stile dei puzzle/platform game. Seppur con qualche stonatura il lavoro finale è sicuramente superiore alla media di molte delle produzioni AAA di recente uscita. Non possiamo che concludere con la domanda di rito: Catherine o Katherine?

VOTO: 8,9