AESVI: A scuola di videogiochi
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AESVI: A scuola di videogiochi
A SCUOLA DI VIDEOGIOCHI CON AESVI E ADICONSUM
Dal 15 al 17 febbraio, le scuole toscane ospitano la campagna informativa dedicata all’uso consapevole dei videogiochi, che coinvolge genitori, insegnanti e studenti delle scuole medie.AESVI (Associazione Editori Software Videoludico Italiana) è l’Associazione di categoria degli editori di videogiochi e dei produttori di console per videogiochi operanti in Italia. L’Associazione nasce nel 2001 per rappresentare, promuovere e tutelare gli interessi collettivi del settore. AESVI conta attualmente 12 membri ed ha una rappresentatività pari al 90% dei produttori di piattaforme e degli editori di software videoludico di rilievo internazionale con sede in Italia. AESVI aderisce dal 2002 all’Associazione di categoria europea ISFE (Interactive Software Federation of Europe) con sede a Bruxelles e dal 2005 è membro del Board of Directors della medesima. Dal 2010 è socio aggregato di Confindustria Cultura Italia, la Federazione Italiana dell’Industria Culturale.
Adiconsum (Associazione Difesa Consumatori e Ambiente)è un’associazione di consumatori con oltre 128.000 associati costituita nel 1987 su iniziativa della CISL. Essa opera a tutela dei consumatori in piena autonomia dalle imprese, dai partiti, dal governo e dallo stesso sindacato. L’attività di tutela dell’associazione è svolta nei confronti delle istituzioni europee e italiane attraverso il confronto quotidiano con le controparti e nei confronti dei privati cittadini e riguarda i seguenti settori: assicurazioni, prevenzione e sicurezza stradale, risparmio energetico, trasporti, telefonia fissa e mobile, credito e risparmio, poste, nuove tecnologie (tv digitale, banda larga, internet), consumerismo (multe da circolazione stradale, contratti, vendite fuori e dentro i locali commerciali, turismo, commercio, automobili, ecc.), sicurezza degli alimenti e nutrizione, fisco e tributi.Adiconsum è presente in tutte le Regioni italiane con circa 300 sportelli di informazione e consulenzanelle maggiori città.
Livorno, 15 febbraio 2011 – Avvicinare gli adulti al mondo dei videogiochi, aiutarli a comprenderne le dinamiche e ad utilizzarli come strumento di relazione con i propri figli: sono questi gli obbiettivi della campagna “Conoscere, Usare, Condividere: tutti a scuola di videogiochi con AESVI e Adiconsum”. La campagna, che ha preso il via lo scorso novembre, prosegue oggi con la sua prima tappa toscana presso la “Scuola Media Galileo Galilei” di Cecina e la sua succursale di San Pietro in Palazzi e coinvolgerà, fino al prossimo aprile 2011, oltre 40 classi delle scuole medie, in quattro regioni italiane.
Cecina farà da apripista per gli altri due appuntamenti toscani della campagna, che farà tappa domani alla “Scuola Media I.O. Griselli” di Montescudaio, in provincia di Pisa, e presso le Scuole Medie Statali di Riparbella e Castellina.
I grandi protagonisti della campagna promossa da Adiconsum – Associazione difesa consumatori e ambiente in collaborazione AESVI – Associazione Editori Software Videoludico Italiana – saranno gli stessi studenti, ma anche gli insegnanti e i genitori dei ragazzi.
Questi ultimi saranno chiamati ad affrontare un percorso conoscitivo e di condivisione basato su attività teoriche, per approfondire la conoscenza di un media sempre più centrale nella vita quotidiana delle famiglie, che pratiche, che consentiranno invece di sperimentare in prima persona le dinamiche e le potenzialità del videogioco dal punto di vista relazionale.
Grande spazio verrà dato, inoltre, alla conoscenza dei sistemi di controllo parentale presenti sulle console di gioco e del sistema di classificazione PEGI, uno strumento indispensabile per i genitori che intendono orientarsi nel mondo del videogiochi e affiancare i loro figli nel processo di scelta e acquisto.
Proprio per promuovere un utilizzo più consapevole del PEGI da parte di ragazzi e genitori, infatti, tutte le scuole coinvolte nella campagna potranno partecipare al concorso “Diventa protagonista: raccontaci il tuo PEGI”: lo scopo è quello di realizzare un videomessaggio che riesca a raccontare il sistema di classificazione, in modo originale, divertente e creativo.
Il video vincitore verrà premiato con la fornitura di console fisse e videogiochi da poter utilizzare in classe, da studenti e insegnanti, a supporto della didattica tradizionale. I primi tre classificati, invece, parteciperanno di diritto al concorso internazionale “Best Children’s on line content”, promosso al livello nazionale dal Safer Internet Center Italiano.
La chiusura ufficiale della campagna e la premiazione dei progetti vincitori del concorso “Diventa protagonista: raccontaci il tuo PEGI” è prevista per il mese di maggio 2011.
“Secondo un’indagine condotta di recente da ISPO per AESVI, il videogioco è ormai parte integrante della vita di 7 famiglie italiane su 10 e può essere uno strumento ideale per favorire il rapporto genitori-figli, a patto che gli adulti siano adeguatamente informati e possano così svolgere il loro ruolo educativo” – ha dichiarato Thalita Malagò, Segretario Generale AESVI – “La campagna con Adiconsum nasce proprio con la finalità di fornire una risposta concreta al bisogno informativo messo in evidenza dagli adulti aiutandoli ad avere maggiore familiarità con il mezzo e favorendo la conoscenza e il corretto utilizzo degli strumenti messi a disposizione delle famiglie da parte dell’industria”.
“A seguito della ricerca presentata lo scorso ottobre sul rapporto Videogiochi e ragazzi – afferma Paolo Landi Segretario Generale Adiconsum – ecco ora un intervento concreto di sensibilizzazione che vuole coinvolgere non solo i ragazzi, ma soprattutto le loro famiglie. L’obiettivo che ci muove, in questa iniziativa, è quello di rendere sempre più consapevoli i genitori del loro ruolo educativo. “Conoscere, usare e condividere” vuole essere così una sfida che lanciamo agli adulti che vogliono approfondire il videogioco quale tipica e odierna modalità comunicativa dei loro figli.”
“Conoscere, Usare, Condividere: tutti a scuola di videogiochi con AESVI e Adiconsum”, in Toscana:
15 febbraio 2011: Scuola Media “Galileo Galilei”, Cecina e succursale di San Pietro in Palazzi (LI)
16 febbraio 2011: Scuola Media “I.O. Griselli”, Montescudaio (PI)
17 febbraio 2011: Scuola Media Statale “I.O. Griselli”, Riparbella e Castellina (PI)
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AESVI: A scuola di videogiochi :: Commenti
si vabè ma sono le solite pu**anate. genitori controllate i figli, controllate il pegi blablabla preferisco di gran lunga come va ora
Come fai a preferire come va ora??? Ora che i genitori si sentono in diritto di lamentarsi e romperci i coglioni? Almeno così gli sbattono in faccia: Oh se non vi stanno bene certi videogiochi c'è il PEGI che vi avverte, quindi controllatevi i vostri figli e non rompete i coglioni a noi"
Tanto noi avremo giocato indipendentemente da tutto, dato che i nostrri genitori non rompono i coglioni (manco mio padre, pensa un pò! Cioè...li rompe, ma per i giochi in generale, non sulla questione pegi )
Inoltre non sai cosa avrei dato per una cosa simile rispetto a una lezione di diritto o letteratura
Tanto noi avremo giocato indipendentemente da tutto, dato che i nostrri genitori non rompono i coglioni (manco mio padre, pensa un pò! Cioè...li rompe, ma per i giochi in generale, non sulla questione pegi )
Inoltre non sai cosa avrei dato per una cosa simile rispetto a una lezione di diritto o letteratura
ok ma gia adesso vedo le mamme che al gamestop dicono ai figli di compare i giochi per la wii dove giocare in gruppo o altre cazzatine varie, mi immagino fra qualche anno come sarà la situazione, ci mancano solo le mamme "esperte" di videogame che comprano solo i giochi da evitare e ke costano poco xD
Bè prima di tutto se uno va al gamestop con i genitori evidentemente è un bambino
Poi è anche vero che un genitore ha tutto il diritto di decidere cosa un figlio può o non può fare/vedere/giocare/ ecc ecc quindi è giusto che sappia farlo in maniera adeguata...così come ha il diritto di decidere come usare i suoi soldi. Dato che purtroppo la maggior parte delle famiglie non ha tutti questi soldi in tasca è ovvio che vada a comprare al figlio giochi che costano poco. Sicuramente non giochi a 70 euro
In tutti i casi a te che importa? A te deve solo importare di poter comprare i giochi che vuoi TU senza avere il moige a romperti i coglioni. E di certo questo è un ottimo modo per evitarlo
Poi è anche vero che un genitore ha tutto il diritto di decidere cosa un figlio può o non può fare/vedere/giocare/ ecc ecc quindi è giusto che sappia farlo in maniera adeguata...così come ha il diritto di decidere come usare i suoi soldi. Dato che purtroppo la maggior parte delle famiglie non ha tutti questi soldi in tasca è ovvio che vada a comprare al figlio giochi che costano poco. Sicuramente non giochi a 70 euro
In tutti i casi a te che importa? A te deve solo importare di poter comprare i giochi che vuoi TU senza avere il moige a romperti i coglioni. E di certo questo è un ottimo modo per evitarlo
mi stanno a cuore i bambini U_U pensa se ti vietavano a te di giocare da piccola a FF o RE per il Pegi
A te dei bambini non frega un cazzo, è solo spirito di ribellione contro la società e le sue regole
Cmq a me non è stato impedito perchè i miei genitori non hanno ritenuto di impedirmelo, se l'avessero voluto mi sarei dovuta stare zitta e basta. Ma di certo non sono queste le cose a fare di una persona un genitore buono o cattivo e i bambini sopravviveranno lo stesso Quando avranno 18 anni ci giocheranno. L'importante è che chi è maggiorenne non debba avere problemi a causa dei ragazzini solo perchè i genitori non sanno cosa cazzo controllare (e questo non è giusto) e quindi si ritrovano a pretendere che i giochi scompaiano dalla faccia della terra (e questo mi fa girare le palle)
Cmq a me non è stato impedito perchè i miei genitori non hanno ritenuto di impedirmelo, se l'avessero voluto mi sarei dovuta stare zitta e basta. Ma di certo non sono queste le cose a fare di una persona un genitore buono o cattivo e i bambini sopravviveranno lo stesso Quando avranno 18 anni ci giocheranno. L'importante è che chi è maggiorenne non debba avere problemi a causa dei ragazzini solo perchè i genitori non sanno cosa cazzo controllare (e questo non è giusto) e quindi si ritrovano a pretendere che i giochi scompaiano dalla faccia della terra (e questo mi fa girare le palle)
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